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Qual è la storia del rollaggio?

Illustrazione sul come rollare una canna perfetta

La canna è Il metodo più famoso e conosciuto per fumare cannabis, una tecnica adoperata da sempre e che nonostante le numerose tecnologie oggi disponibili rimane la preferita dagli stoners di tutto il mondo. Occupa dalla notte dei tempi una posizione inamovibile, nel cosmo empireo della marijuana. Secondo documentazioni storiche, del 1600, in Europa il mercato commerciale del tabacco era in pieno sviluppo ed espansione, di conseguenza gli aristocratici, soprattutto spagnoli, fumavano abitualmente grossi sigari, e quando ne erano sazi gettavano i mozziconi in terra o in rozzi contenitori nelle varie taverne. Le classi popolari, le quali non potevano concedersi il lusso di fumare i sigari, cercavano di emulare i nobili fumatori di sigaro raccogliendo gli avanzi e i mozziconi, per fare ciò era necessario sbriciolarli e in seguito rollarli, usando piccole parti e frammenti di giornali, creando così le prime sigarette. Da quel momento iniziò il consumo di sigarette nella popolazione, e sempre in Spagna, divenne una delle principali attività nei mercati locali. I produttori di carta Alcoy iniziarono a produrre cartine da rollare per contenere il tabacco, queste erano pulite e bianche. L’intuizione dell’azienda permise alla classe popolare di ottenere un’alternativa molto più idonea e gradevole della carte di giornale (tossica), guadagnando in tutta Europa una rapida popolarità. Nel 1800, Jaime Villanueva Estingo, inventò il primo libretto di cartine per sigarette di Alcoy, la quale negli anni divenne il fulcro mondiale della produzione di cartine di sigaretta. Nel 1990, il fondatore di RAW, Mr. Josh, lanciò sul mercato americano le prime cartine aromatizzate alla fragola e cocco, ottenendo uno strepitoso successo. Mr. Josh è anche il fondatore delle cartine aromatizzate più famose al mondo, le “Juicy Jay’s”.

Cosa serve per rollare una canna? 

 

Illustrazione cosa serve per rollare una canna ottenuta dai semi di cannabis e marijuana di seed me out

La scelta della strategia, strumenti e prodotti per il “rollaggio” della marijuana è fondamentale, ma allo stesso tempo molto soggettiva, tuttavia, l’obiettivo è quello di ottenere una canna perfetta, la quale deve bruciare in modo uniforme, lentamente e con una forma idonea. Vi elenchiamo gli oggetti necessari per proseguire nel rollaggio di una canna impeccabile:

  • Marijuana

  • Cartine

  • Filtro

  • Oggetto appuntito o penna

  • Grinder

  • Vassoio o contenitore

Come si rolla una canna?

Illustrazione come si rolla una canna: fase di rollaggio 1

Il primo step è quello di tritare o sbriciolare la cannabis, inserendola nello scomparto dentellato del grinder, ovvero il primo scomparto che si presenta aprendo il coperchio. Richiudere il coperchio, e ruotarlo in senso orario sino quando la nostra marijuana risulta tritata in piccole particelle, consentendo un flusso d’aria e una velocità di combustione perfetta. La cannabis utilizzata si può anche sbriciolare manualmente, ma poi le dita saranno appiccicose e il risultato scarso. Ogni esperto del settore consiglia fortemente di utilizzare un grinder di qualità, in quanto consente di risparmiare tempo e dare maggiore omogeneità al contenuto della canna. Successivamente, abbiamo due opzioni, ovvero aggiungere del tabacco alla nostra ganja (joint) o preparare una canna composta esclusivamente di erba pura (purino). Il metodo consigliato da noi di Seed Me Out è con l’aggiunta di tabacco, in quanto faciliterà la combustione e la consistenza dell’impasto in fase di chiusura.

Come si crea un filtro per la canna? 

Illustrazione di un filtro da utilizzare per la creazione di una canna con la marijuana dei semi di seed me out

Sostanzialmente il filtro è un bocchino per la canna, in quanto: 

  • Favorisce l’assestamento, garantendo che l’estremità della canna rimanga aperta.
  • Evita e impedisce le bruciature delle dita o labbra mentre si fuma
  • Rende difficile alle particelle tritate di uscire e cadere all’esterno.
  • La struttura della canna è più stabile e robusta
  • Facilita il fumo, incrementando il flusso d’aria. 

In commercio esistono diverse tipologie di filtro, ma molti amatori preferiscono realizzarlo con un semplice pezzo di cartoncino, manipolandolo fino ad ottenere un cilindro relativamente stabile. Un’altra opzione popolare è di utilizzare i classici filtri tradizionali o speciali in carta. Indipendentemente dal tipo di filtro scelto, il nostro consiglio è di utilizzare cartine di alta qualità, la nostra tipologia preferita sono le cartine in canapa biologica, in quanto sottilissime e robuste allo stesso tempo, dalle quali è possibile ottenere un’accensione omogenea ed uniforme, ma soprattutto, essendo naturali mantengono inalterato l’aroma e il gusto dellerba.

Quale strategia utilizzare per riempire una canna?

 

Illustrazione della fase di riempimento di una piantina di cannabis

Inserire la preziosa marijuana, ottenuta dai nostri semi di cannabis, sulla cartina e con una mano, facendo attenzione che il lato della colla sia rivolto verso la persona che sta eseguendo l’azione di rollaggio e la piega sia in vista, bisogna piegare la cartina delicatamente nella direzione opposta e rollarla dolcemente tra le dita, sino ad ottenere la forma conica desiderata. La distribuzione dovrà essere uniforme, ricordandosi di lasciare dello spazio per il filtro.

Come terminare la fase di “rollaggio“?  

Prendere con una mano le due estremità della cartina conica e rollare delicatamente, muovendo da destra a sinistra, tenendo le dita più vicine possibile al filtro, prestando la massima attenzione che il bordo della cartina sia sovrapposto a quello del filtro. Quando la cartina sarà in tensione, il bordo faciliterà la chiusura con il filtro.

Come chiudere una canna? 

 

Illustrazione della fase di chiusura di una canna

Per concludere il nostro “progetto” bisognerà rollare la canna sino a quando la striscia della cartina sarà situata leggermente sotto il lato senza colla, in seguto sarà necessario inumidire e leccare con la lingua la parte esterna, in modo da sigillare i lati e consentire all’estremità di rimanere aperta. È molto importante assicurarsi che la piegatura e sigillatura della canna sia a tutta lunghezza, evitando di chiuderla in modo troppo stretto, altrimenti impedirà o limiterà l’aspirazione del fumo, in quanto la combustione non sarà uniforme ed omogenea.

È necessario compattare una canna una volta chiusa?

 

Illustrazione fase di compattazione di una canna di marijuana

Compattare una canna è indispensabile per garantire una combustione regolare ed omogenea. Con una penna o un oggetto simile dotato di punta, attraverso l’estremità aperta bisognerà premere delicatamente e con cura la marijuana, mantenendo la canna in posizione verticale dal lato del filtro, in seguito sarà necessario batterla delicatamente su una superficie piana, così da compattarla e rafforzarla. Successivamente, chiudere l’estremità aperta, ruotando la cartina in eccesso, creando una specie di stoppino per candele. Con questa modalità di chiusura si evita la fuoriuscita dell’erba durante l’accensione.

Quante forme di canne esistono?

Illustrazione delle tipologie di canne

Rollare una canna è un processo complesso e fantasioso, una vera forma d’arte dalla quale è possibile ottenere numerose bizzarre forme strutturali ed estetiche, in seguito vi elenchiamo le più diffuse e preferite dai nostri seeds lover

  • Canna a bandiera, viene realizzata con una tecnica simile alla canna tradizionale, l’unica differenza consiste nel modo in cui è sostenuta la cartina. È sufficiente girare la cartina al contrario, ovvero capovolgere la piega al contrario, in modo che la striscia con la colla sia rivolta verso l’esterno. Il riempimento e la chiusura sono i medesimi della canna tradizionale.
  • Canna a bottiglia, è una fantasiosa e bizzarra versione in cui le cartine sono sigillate a forma cilindrica o tubolare, e il prodotto vegetale viene introdotto successivamente. Per realizzare il collo di bottiglia sarà necessario rollare la canna sbattendola molto bene, così da compattare il contenuto. Rimuovere la carta in eccesso dalla punta e inserirla in una delle due estremità aperte del cilindro, sigillandole con lo stesso procedimento del carciofo, utilizzando una o due strisce di colla.
  • Canna a tre filtri, soprannominata “The Triple Joint”, ideale e perfetta per l’utilizzo di grandi quantitativi di marijuana. L’obiettivo di questa canna è quello di ottenere, come si deduce dal nome, un grande joint con la potenza e la sostanza di tre canne.
  • Canna a pipa, è una tecnica che riproduce dal punto di vista estetico la forma di una pipa. Si inizia con il rollare una canna normale conica, asportandone la carta in eccesso sulla punta, effettuando un taglio in diagonale di circa 2-2,5 cm, questa strategia le permetterà di farle assumere la forma di un cucchiaio. In seguito sarà necessario prendere un’altra cartina da utilizzare come supporto alla struttura, e con una striscia di colla sigillare il bordo della cartina. Quando la cartina è completamente asciutta, creare una cavità triangolare di circa 2.2,5 cm nell’estremità aperta. L’ottimale è che il triangolo sia leggermente più lungo del diametro della canna. Successivamente, inserire la canna realizzata nella fessura del “cucchiaino” rivolto verso la parte interna del cilindro, per poi incollare la sezione inferiore della canna, assicurandovi che sia ben sigillata. Con una nuova striscia di colla, sigillare tutti gli spazi tra la canna e il cilindro, così da riuscire ad inserire la cannabis.

Quali sono le migliore cartine per rollare cannabis?  

Sul mercato sono presenti svariate tipologie di cartine per rollare la marijuana, tuttavia, ci sono dei criteri di selezione fondamentali come la grammatura, l’eco-sostenibilità, le dimensioni, lo sbiancamento, la rapidità di combustione e la lunghezza. Inoltre, anche il materiale che viene usato per realizzare le cartine è importante, siccome da questo dipende anche la qualità della colla, una proprietà fondamentale per la creazione di una canna perfetta. Le cartine più utilizzate sono:

  • Cartine in pasta di legno, queste sono le più diffuse per via della loro semplicità e velocità di combustione medio-alta.
  • Cartine di riso, queste sono le più sottili ed esteticamente meno piacevoli. Il principale vantaggio è che non possiedono un gusto, perciò gli aromi della marijuana rimarranno inalterati. Bruciano lentamente rispetto alle altre tipologie.
  • Cartine di canapa, sono realizzate con fibra di canapa 100% naturale e la loro consistenza corposa permette di rollarle e maneggiarle in modo facile. Bruciano lentamente.

Quali sono le 10 migliori cartine in commercio?  

  • RAW – King Size
  • Elements – King Size
  • REX BRAVO
  • Juicy Jay’s Aromatizzate
  • Glass king Size Trasparenti
  • GIZEH
  • OCB
  • CLIPPER
  • Ottoman
  • Carte

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